23 maggio 2012

Pd

Vi spiego come mai, secondo me, il partito democratico si stia ricollocando al centro in coerenza con la sua stessa natura. Per farlo bisogna guardare un attimo indietro alla sua origine. Il partito democratico nasce come unione di più forze politiche, fondamentalmente provenienti poi dai ds e dalla margherita. Questi, dopo varie esperienze di governo, brevi e d'opposizione, soprattutto, fatte insieme sotto forma di diversi cartelli elettorali finalizzate a radunare la cosiddetta coalizione di centrosinistra, hanno deciso di dare alla luce un partito che ambisse, forme elettorali permettendo, a qualcosa di più rispetto alle tradizionali forme di rappresentanza politica. Per farla breve la presunzione principale fu quella di fare un partito che fosse esso stesso coalizione, con una forza rappresentativa paragonabile al ben più noto partito democratico d'oltre oceano. Il tutto nacque tenendo conto del fatto che in un sistema politico moderno, dunque in sostanza bipolare, le divisioni ideologiche non sarebbero state più così nette da non permettere di far sedere dalla stessa parte coloro che un tempo avrebbero diviso le proprie amicizie tra quelli che simpatizzavano per l' unione sovietica e quelli che lo facevano invece per l'america. Con la caduta del muro di Berlino le scelte politiche poterono articolarsi in modo più complesso. Le esperienze progressiste di governo nei principali paesi anglosassoni dimostrarono che collocarsi su posizioni un tempo ritenute prettamente liberali non facevano più venire l'orticaria al proprio elettorato. Blair e Clinton hanno ispirato negli anni novanta quel passo verso una visione più moderna delle scelte economiche e relazionali che la sinistra storica digeriva ancora con fatica. Non per niente le metamorfosi del vecchio partito comunista furono vissute con diverse scissioni al proprio interno. I rappresentanti politici provenienti da quella parte di democrazia cristiana più vicina alle posizioni socialdemocratiche poterono avventurarsi in un sodalizio non più viziato pregiudizialmente. Inoltre ci fu un' ulteriore forza aggregante rappresentata dal fenomeno del berlusconismo. Se il sistema elettorale promuove il bipolarismo e se dall'altra parte c'è un padrone poco incline ai compromessi politici per non dire alla discussione interna, certe aggregazioni divengono quasi inevitabili. Ma purtroppo non lo furono a livello europeo perchè infatti il partito democratico stentò a collocarsi in uno dei due gruppi storici a causa della contrarietà di alcuni dirigenti provenienti dalla margherita. Insomma, in Italia nel centrosinistra, in Europa non si sa dove. Una contraddizione che la destra italiana non esitò a mettere in luce. Tutto questo excursus storico, sicuramente limitato e probabilmente inpreciso, alla fine si tratta di una mia personale lettura, è per dire che il partito democratico nasce come una forza predisposta per sua stessa natura al compromesso. Compromesso da tenere in conto sia per dare forma allo stesso partito, originato da forze diverse, sia per essere una forza di governo. Se ci si pone in modo radicale difficilmente si riesce ad avere la maggioranza del paese per per poter andare a governare. E' evidente che un simile atteggiamento mal si adatta a quelle forze di sinistra che su determinate scelte di campo difficilmente cedono qualcosa. Non a caso l'avvicinamento tra i vecchi ds e tutto il mondo elettorale intorno a rifondazione comunista si incrinò con la scelta di dare il proprio appoggio agli interventi militari. Ma sul tema delle alleanze bisogna anche dire che la colla berlusconiana riuscì ancora per anni a tenere insieme i cocci del centrosinistra. Ora però ci ritroviamo con un partito progressita che sa che per essere forza di governo bisogna saper scendere a compromessi accettando di elaborare attraverso il proprio contributo scelte che nel bene o nel male hanno visto la luce da un percorso democratico. E' possibile farlo con chi assume posizioni del tutto o niente? No. Prendiamo per esempio il caso della pedemontana. I grillini sono contrari alla sua realizzazione, punto e basta. Se potessero farebbero le stesse barricate dei notav in val di Susa. Il pd invece ragiona in altri termine. Pensa a quel che potrebbe fare per rendere il più possibile accettabile scelte fuoriuscite da pur contestabili dinamiche democratiche.

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