19 agosto 2010
VIVE
Si vive una volta sola. La vita bisogna godersela senza rinunciare ai piaceri che offre. E poi tutto fa un po' male come dice una canzone degli afterhours, gruppo musicale milanese. D'altronde nella stessa definizione di sostanza nociva c'è un chiaro riferimento al concetto di quantità. Tutto è tossico se viene preso oltre la giusta misura, come lo sono i farmaci se assunti oltre una certa dose. Dunque è difficile parlare di scelte da fare e soprattutto di rinunce dove il contesto in cui viviamo è un continuo accumularsi di sostanze nocive. La campagna più efficace per i fumatori di milano, tanto per non cambiare posto, è quella in cui si dice che nel capoluogo meneghino l'aria che si respira equivale ad un pacchetto di sigarette al giorno. Tanto vale allora uscire tranquilli a fumarsi una buona sigaretta, posta tra le labbra come se fosse la ciminiera delle nostre ansie sociali. Hai da accendere?! Non importa se poi l'epidemiologia ci ripropina numeri spaventosi, perchè non ha ancor il sapore della scienza esatta, perchè ognuno si sente singolarmente separato dalla massa, perchè esiste il destino e alla fine, è proprio il caso di dirlo, si vive una volta sola e allora... Forse è meglio viverla bene questa vita, senza correre inutili rischi, che non vuol dire rinunciare alle cose futili, non sia mai, sono il sale della vita, ma che vuol dire sentirsi definiti come persone in una relazione d'amore. Senza gli altri non abbiamo senso. Il rispetto che diamo a noi stessi è proporzionale all'amore che ci unisce. Il vizio è qualcosa che ci imprigiona che ci rende schiavi separandoci e trasformandoci finchè una massa tumorale non ha completamente soppiantato la nostra esistenza. Le sigarette sono la ciminiera del narcisista, insensibile al bisogno di amore degli altri. Insensibili all'eco della propria coscienza, che torna e ritorna perdendosi nel vuoto di uno strapiombo.
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