02 dicembre 2009

IL MOTORE DI RICERCA


Forse stiamo mettendo la nostra vita tutta dentro ad un motore di ricerca. Non serve più interiorizzare chissà che cosa, formarsi una base dalla quale trarre delle proprie considerazioni. Basta attingere tutto il sapere dal mondo che ci circonda, sfogliarlo e sapere che sarà sempre a nostra disposizione. Tutto ci passa via senza la necessità di dover essere assimilato. Rendiamo così la nostra mente al pari di un potente motore di ricerca. La curiosità non risente più di un'esplorazione interiore, non si trasforma più in eleborazione, ma si riduce ad essere un continuo prendere e lasciare. Ci appare infatti futile trattenere quello che è possibile avere all'istante. Ma tutto questo ci porta ad avere una mente vuota, senza sostanza, senza quell'humus culturale necessario allo sviluppo di un ragionamento. La cultura viene messa su uno scaffale, rientrando in quei meccanismi che sono puramente di tipo economico. L'esperienza non ha più senso, non è più un punto di riferimento per le azioni. Ci ritroviamo sempre di fronte al nuovo, con la conseguenza di avere una profonda crisi d'identità.

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