
Stupisce coem certi atleti abbiano saputo superarne altri che avevano raggiunto traguardi a dir poco irraggiungibili. Mi ricordo ancor la corsa di Michael Johnson alle olimpiadi di atlanta. Il record che ottenne su 200 metri fu strepitoso, cancellò letteralmente quello fatto in precedenza. Con il suo modo particolare di muovere le gambe, veniva quasi da pensare che la natura l'avesse privileggiato con qualcosa di irripetibile. Ma poi è arrivato un certo Usain Bolt. Seguivo il ciclismo o meglio la fine di una sua epoca. Miguel Indurain quando lascio le corse aveva perso il suo ultimo tour de France, ma era quasi certo che avesse vinto la storia. Troneggiava sul trono dei grandi ciclisti di tutti i tempi, al centro per quella cinquina consecutiva ottenuta nella competizione regina. Ma poi la storia cambio con l'avvento di un certo Lance Amstrong. Il mondo del tennis era arrivato all'apice grazie alla magistrale tecnica di Pete Sampras. Il migliore di tutti i tempi, quello che aveva vinto più grandi slam di tutti. Ma dalla svizzera un certo Roger Federer è riuscito a superarlo. C'è da aspettarsi che anche i loro traguardi non saranno definitivi. Alcuni ipotizzano che la variazione di alcuni fattori porterà alla nascita di nuovi fenomeni. Con l'aumento dell'altezza il miglioramento nelle prestazioni atletiche sarà consequenziale. Le teciniche di allenamento saranno sempre più sofisticate. Popolazioni con caratteristiche biologiche diverse parteciperanno sempre più a competizioni internazionali facendo scoprire magari nuovi talenti. Insomma nessuna sfida è mai da ritenersi chiusa.
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