01 luglio 2009

LA MANUTENZIONE


Per shock economy s'intende la costruzione di una situazione d'emergenza che implica la necessità di assumere soluzioni radicali. Il termine costruzione non viene usato a sproposito perchè sottointende una vera e propria pianificazione nel creare un disastro, un azzeramento di determinate condizioni che rendano quasi obbligatorio un certo tipo d'impatto politico. Si tratta di un meccanismo ben conosciuto e maldestramente messo in pratica dalle nazioni moderne tanto è vero che nella letteratura politico economica trova palesata la sua teorizzazione. Una forma politica del tutto simile a questo meccanismo si sta perpetrando di recente in Italia. Senza mancare di cinismo l'attuale governo dagli shock trova l'occasione propizia per rinvigorire la propria forza che nel nostro paese si traduce in una immagine mediaticamente positiva. Diciamo che manca pure l'aspetto più brutale della shock economy, nel senso che l'eredità politica di questo paese alimenta ormai periodicamente dei disastri le cui responsabilità si perdono nella notte dei tempi. Ma non manca il modo per contribuire a spianare ulteriormente la strada al disastro o almeno a quello che si vuole far percepire come un fallimento assoluto. Emblematico è il caso della Campania che passa da essere una fogna a cielo aperto ad una regione pulita. Un humus fantastico è poi stato trovato grazie al terremoto in Abruzzo. Si è passati dal peggior governo della storia a un governo che come nessun altro ci sta rendendo, come dicono, forti contro la crisi. Di fronte alla tragedia di Viareggio il governo si presenta con la forza di chi può essere l'unico in grado di rimettere a posto le cose. La manutenzione è qualcosa che fa poca notizia, che per chi l'ha fatta è anche qualcosa di noioso.

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