14 maggio 2009

SE NON NASCE NON PUO' MORIRE


Ci sono due personaggi tanto diversi quanto simili in un aspetto particolare del loro personale percorso di vita. Sono la moglie e il direttore di colui che attualmente impera sulla penisola italica. Entrambi si può dire che in qualche modo l'hanno sposato, la prima si presume per amor della vita famigliare, il secondo per amor della carriera professionale o più semplicemente perchè per loro come per tutti noi le occasioni vanno colte. Fatto sta che si sono ritrovati ad essere protagonisti di quella che sarà raccontata sui libri di storia come la vita dell'uomo più discusso dell'Italia attuale. L'hanno sposato per l'appunto, ma in un modo particolare ovvero senza cercarne un' effettiva unione, ma affiancandolo in una sorta di vita parallela. Insomma non hanno mai vissuto quella profonda unione matrimoniale che determina la nascità di quello che simbolicamente si può definire un nuovo individuo chiamato famiglia. Se manca questo passaggio parlare di divorzio non ha molto senso anche dal punto di vista cristiano. Metaforicamente il divorzio è un omicidio. Per questo le vicende di Veronica ed Enrico, non hanno niente di drammatico, ma anzi si sono indirizzate verso una naturale conclusione. Forse qualcuno potrebbe chiedersi se non avessero potuto cercare di influenzare Silvio Berlusconi, ma è forse già un merito il fatto di aver evitato che fosse avvenuto il contrario. Però con il loro ruolo è innegabile che l'hanno assecondato in quella che lui ha voluto tramandarci come l'immagine dell'uomo più liberale del mondo. Anche se, pensandoci bene, è un pò quello che stiamo facendo tutti noi che continuiamo a camminare parallelamente a lui per esistere in questo ingenuo paese.

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