14 novembre 2008

IL GENOVESE AVARO


Ho la sensazione che qualcosa si sia rotto nel movimento di protesta popolare messo in piedi da Beppe Grillo. In genere i critici hanno sempre contestato la mancanza di proposte. In realtà questo aspetto non è mancato, ma è meno risonante e i media hanno sempre preferito mettere in luce gli atteggiamenti più rozzi. Tuttavia alcune iniziative hanno assunto sia nell'immagine che nella sostanza troppo le sembianze del comico genovese. Il vaffanculo day è sembrato essere a sua immagine e somiglianza. Insomma per uno che ha deciso di mettersi contro tutti, è inevitabile che qualsiasi cosa poteva essere usata per screditarlo. Non sono poi mancati gli errori. Recentemente già il video che accusava un ragazzo di essere ingiustamente un infiltrato, ha fatto perdere molta credibilità, ma l'evento più eclatante è il mancato raggiungimento del numero di firme necessarie per ottenere i referendum proposti. Tutto questo contribuisce al voluto e tanto cercato e forse necessario, isolazionismo. Inutile per puntare ad una politica di governo dove sarebbe realmente possibile portare avanti un progetto. Le tante iniziative che hanno attivato i vari meet up sul territorio finiscono per essere troppo particolari per poter creare un vero e proprio interesse da parte della gente. La Lega Lombarda, fenomeno con la quale si possono fare molti paragoni, aveva un progetto più ampio, istituzionale che caratterizzava un popolo. Il rischio è quello di far diventare i meet up di Beppe Grillo come la versione seria dei servizi di Striscia la notizia. Ci vuole qualcosa di più. Un senso di unità che possa cogliere e valorizzare il meglio che c'è negli altri sarebbe già un grosso passo avanti.

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