
La gola uccide più che la spada. E' un detto incontrovertibile, infatti tutte le volte che mangiamo siamo di fronte alla conclusione del percorso di vita di un'altra creatura . Dall'eradicazione dei vegetali, fino allo sgozzamento degli animali, tutte le volte che ci sediamo a tavola colmiamo la nostra fame non prima che ci sia stato un processo violento di morte. Non si mangia se non si uccide. E' questa l'amara legge della natura, dove il regno degli esseri viventi, ricco delle sue infinite forme bellissime, è un continuo susseguirsi di atrocità per permettere la vita. Il nostro primitivo bisogno di cibarci è sostenuto inoltre da un forte senso del piacere. Avere l'acquolina in bocca è una delle sensazioni più gradite per l'essere umano. Il ritmo di una giornata è essenzialmente scandito dai momenti in cui si mangia. Ci sono persone particolarmente sensibili che cercano di evitare di mangiare tutte quelle cose che sono state conseguenza di morte o sofferenza di altri esseri viventi. Purtroppo non si tratta di un tipo di alimentazione facile da seguire. Tuttavia l'uomo è attualmente in grado di garantirsi tutte le sostanze nutritive di cui necessità senza sporcarsi le mani di sangue. Ma è qualcosa appunto molto difficile da fare perchè nella nostra abituale alimentazione ci sono prodotti che sogniamo ad occhi aperti. Nessuno rinuncerebbe a mangiare anche se non fosse più un bisogno primario, perchè è un piacere troppo forte a cui resistere. Ancora una volta è nella patologia che l'uomo trova simbolicamente una sua dimensione superiore. Nell'anoressia ci si eleva ad una condizione in cui il cibo assume il suo significato trasformativo e dunque distruttivo. Essere anoressici è un modo per distaccarsi e soprattutto distinguersi dal mondo animale. E' un modo per resistere ad alimentare i propri sensi di colpa. Ma purtroppo non è possibile prescindere dalla nostra carne, dal sangue caldo che ci scorre nelle vene, dalle pulsazioni del nostro cuore, dall'odore del nostro fiato, perchè volenti o nolenti la nostra esistenza ruota intorno all'infinito ciclo della vita e della morte. Mors tua vita mea.
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