
Ho parlato con una persona mantenendo come al solito le debite distanze. La mia è una diffidenza quasi spontanea, naturale perchè ho sempre il vizio di voler guardare oltre le apparenze. Ciò mi induce spesso ad avere un atteggiamento pregiudiziale. Infatti non tutto deve essere interpretato, non tutto deve per forza di cose nascondere qualcosa. Senz'altro si tratta anche di un mio meccanismo di difesa, messo in atto per prepararmi a contrattaccare un eventuale giudizio rivolto nei miei confronti. Poi ad un certo punto questa persona mi ha detto che era omosessuale. Ecco che allora la distanza sentita prima si è rapidamente esaurita. Forse pregiudizialmente ritengo che una persona che abbia accettato la sua omosessualità sappia considerare il proprio interlocutore senza inquadrarlo negli stereotipi comuni. E' consapevole che le apparenze non definiscono una persona, ma che anzi sono un'inutile vestiario che solo per amor della formalità possono avere un senso.
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