
Finalmente Eluana Englaro potrà vivere liberamente le ultime fasi della sua vita. Il suo prematuro avvicinamento alla morte è stato bloccato nella speranza che l'inesorabile fine diventasse in realtà una nuova rinascita. Ma il destino non ha offerto ulteriori possibilità nonostante la mano caritatevole delle persone che le stanno ogni giorno vicino e l'apporto massimo che di fronte a certi drammi la tecnologia umana a potuto pensare. Il risultato in questi ormai lunghi anni è stato soltanto il blocco di quella fase della vita che si appresta ad andare incontro alla morte. Una fase con la quale ognuno di noi prima o poi deve fare i conti, dunque da accettare con tutto quel senso di mistero che rappresenta. Bloccare la vita di Eluana è un'accanimneto che non può durare ancora per molto. Bisogna stimare il padre che nel pieno amore verso sua figlia, si è battuto anche per noi affinchè un domani non fossimo ridotti ad essere larve per mantenere la coscienza pulita dei vari ideologi della morale. Ho sentito un sacerdote dire che Eluana è bella, è cresciuta, è donna, è viva. L'illusione di un aspetto esteriore non consunto dal tempo e dalla malattia sembrano far propendere per un giudizio che da adito alle speranze di una possibile ripresa della sua coscienza. Ma l'unica certezza è che Eluana si appresta a vivere la morte e questa fase deve essere almeno libera da ogni tipo di ideologia. Purtroppo l'ingenuità di quel sacerdote è frutto di un indotrinamento che porta ad avere pensieri patetici che fanno diventare la propria inerzia nell'accettare un destino, una prigione per gli altri, quella del proprio corpo.
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