26 luglio 2008

RITARDATARI CRONICI


Ci sono persone che sono dei ritardatari cronici. Puntualmente, Ironicamente parlando, non rispettano mai l'orario prefissato per un appuntamento. Fanno aspettare gli altri anche parecchi minuti. Sono semplicemente dei maleducati. Addirittura in università c'è il cosiddetto quarto d'ora accademico che consiste in un lasso di tempo iniziale in cui vengono tollerati i ritardi. A me sembra un'infinità. Può anche essere che l'ansia dell'attesa faccia diminuire o meglio spostare l'attenzione dalle eventuali preoccupazioni che può generare un incontro. Ma è inutile cercare giustificazioni al limite della fantasia. I ritardatari sono sempre gli stessi. E' un atteggiamento irrispettoso nei confronti di chi per arrivare puntuale si organizza premurosamente. Sicuramente c'è arroganza in molti ritardatari cronici. A nessuno si chiede di essere puntuali al secondo, ma non è per niente bello far rimanere le persone in attesa con le mani in mano. Ognuno ha la sua vita e alcune persone hanno delle scadenze da dover rispettare per svariati motivi. Ad esempio si parla tanto dell'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici, ma se un concerto non si sa mai quando inizia, l'ora del ritorno a casa difficilmente è programmabile. Ma è negli appuntamenti che la cosa diventa di un'antipatia assoluta. Dare buca potrebbe diventare terapeutico, anche se un "bidone" programmato genera un'infinità di sensi di colpa.

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