
E' tempo di vacanze e tutti si apprestano a raggiungere la propria desiderata metà. C'è chi cerca l'avventura, chi il puro divertimento, chi il meritato riposo. Molti sono orgogliosi di poter dire che andranno in un posto speciale, magari un po' insolito e soprattutto secondo quelli che sono i dettami della moda del momento. La mia vacanza sarà invece impossibile da ogni punto di vista pratico. Per dare l'idea di dove vorrei andare basta immaginare le alte vette del Nanga Parbat, protagoniste della cronaca recente. Lì in solitaria vorrei disperdermi. Vorrei essere inghiottito dalla stessa montagna, sentire tutta l'angoscia di una via impraticabile, guardare in alto illudendomi che la meta sia vicina. Mi piacerebbe sentire il silenzioso frastuono delle valli. Avere gli occhi chiusi dalle folate di neve. Perdere l'orientamento per rimanere stupito delle meraviglie che si nascondono dietro gli angoli di ogni sentiero. Vorrei poter sentire il vuoto che si prova guardando giù da un crepaccio. Il tutto per poter prendere l'infinito.
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