30 aprile 2008

QUELLA VOCE DENTRO UN CASSETTO


C'è la tendenza di sentire nei propri scritti l'intimo profondo della propria personalità. Quasi come in un impeto di narcisismo c'è il desiderio di gettare agli altri quel senso di compiacevolezza che ognuno di noi prova verso se stesso. In questo senso ogni scritto può essere visto come un'opera autobiografica che, pur senza far riferimento agli aspetti narrativi, racconta, più di ogni altra cronologia, l'evoluzione del proprio essere. Ma tutto questo nelle forme del diario moderno ovvero nel blog, che per definizione non è qualcosa che viene chiuso in un cassetto, ma che s'impone agli altri, assume anche la pretesa di voler far cogliere agli altri la propria ragione intesa come punto di arrivo o comunque come indispensabile contributo originale. C'è l'ingenua consapevolezza di aver espresso un punto di vista che sovrasta gli altri scalzandoli per forza intuitiva e contributo intellettivo. Il diario aveva invece l'umile e timida pretesa di essere rivolto a se stessi, di servire come approfondimento e smascheramento interiore del proprio essere. Al massimo soltanto una persona intima, come poteva essere la propria amica del cuore, poteva avere l'onore di leggere. Dunque il diario è più da intendersi come espressione narcisistica di chi soffre per la propria immagine incompresa, non degnamente valorizzata e per questo si nasconde. Nel blog la propria ammirazione esce fuori alla luce del giorno incuneandosi tra gli altri per affermare il proprio posto per farsi ammirare da sé e dagli altri. Il diario è l'anticamera del suicidio, il blog dell'omicidio, nel senso simbolico delle immagini che evocano. Ebbene se mentre nel diario c'è l'agitazione di non riuscire ad arrivare, a fuori uscire dal proprio cassetto, a non essere corrisposti in amore, nel blog c'è tutta la supponenza di chi pensa di aver scritto un capolavoro. Tanto è vero che viene accettato un dialogo dall'alto al basso attraverso dei commenti che sono una serie sottomessa di pensieri, non solo per la posizione fisica che assumono rispetto al post principale, ma anche per il significato di elementi accessori e dunque superflui che hanno. Il blog è il proprio spazio di dominio culturale, assolutamente difendibile dal mondo esterno. Nella maggior parte dei casi lo si apre al mondo come per far vedere che cosa non si è potuto dire, che cosa la società non ha voluto ascoltare.

Nessun commento: