03 aprile 2008

PAROLE COMUNI


Un tempo c'erano i sofisti che attraverso la loro saggezza sapevano convincere con un utilizzo appropriato della dialettica, qualsiasi persona su qualsiasi argomento. Poi è arrivato Socrate che iniziò ad argomentare le proprie tesi in modo razionale, dando vita a quella che oggi è considerata la filosofia. Oggi che siamo nell'epoca della propaganda, con la pubblicità che ne ha fatto da padrona, con l'utilizzo scientifico dei mezzi d'informazione per adescare le masse, è praticamente impossibile discernere dove veramente possa stare la ragione. E' il magico utilizzo delle parole con la stessa astuzia di un prestigiatore, la spada per vincere nella vita. Prendiamo ad esempio uno dei nuovi sofisti moderni, Giuliano Ferrara, che sembra essere un maestro della dialettica per sostenere una causa giusta non nella sostanza, ma perchè viene dalla sua stessa appartenenza ideologica politica. Basta sentirlo parlare, basta far scorrere le sue parole al rallentatore, per rendersi conto di come saggiamente sappia usare le sue armi della dialettica. Ecco dunque che dice:"Contro l'aborto, non contro la libertà delle donne...", "il bambino che sta nella pancia della madre". "La moratoria contro l'aborto per la vita". Vuoi più bene alla mamma o al papà? Quale dei tuoi due figli uccideresti per salvare il mondo? Il livello delle domande che si pone Giuliano Ferrara sono questo. Ma la propaganda sa essere ancora più sottile facendo come il tg5 che nel pieno rispetto della par condicio fa tenere il servizio sulla parte rivale a Silvio Berlusconi dal giornalista che durante tutto l'anno si occupa dei casi più folli e ironici che succedono in Italia. Ormai per sapere qualcosa bisogna informarsi su più fonti, quasi studiare ogni argomento. Non basta leggersi un articolo di giornale, magari preso da "il giornale" per farsi passare come degli esperti di economia e saper dire tutto sul caos Alitalia. Eppure è così, oggi gli esperti di economia sono ad ogni angolo della strada, tanto è facile perchè basta continuare a dire quello che viene ogni giorno sofisticamente argomentato dalla parte politica di cui si è assidui tifosi. L'informazione ormai bisogna crearsela da soli, non fermandosi ad un' unica fonte tanto più se viene da siti come quello di disinformazione o luoghicomuni che sono il peggio di quello che si può inventare, ma si fanno passare per essere le bocche della verità. Almeno ammettano di avere la stessa ipocrisia dei venditori. Non parliamo poi di gente come Ferrando, leader del movimento comunista dei lavoratori. La sua coerenza, di cui tanto si loda, è la capacità di rispondere a qualsiasi domanda attraverso l'unico argomento che ha brillantemente imparato. Come si fa ad instaurare un contraddittorio, quando il castello logico dell'avversario ha le fondamenta su qualcosa che non si può verificare? Informarsi ormai vuol dire scavare per cercare queste fondamenta. Un compito quasi impossibile se si pensa ad esempio alle grandi religioni monoteiste.

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