06 aprile 2008

LA TASSA ASSICURATIVA


In ogni campagna elettorale le tasse diventano il fardello che ogni candidato promette ai propri elettori di alleggerire il più possibile. Le tasse sono diventate antipatiche perchè paiono essere troppo elevate e perchè non sembrano comportare alcun beneficio. Inoltre vengono viste come un mezzo che i politici utilizzano per arricchirsi. In tutto questo c'è naturalmente del vero. Nessuno si azzarda ovviamente a sostenere che andrebbero abolite del tutto, anche tra quelli che vorrebbero la privatizzazione di alcuni settori cardine dello stato sociale. Tuttavia vengono viste come un freno allo sviluppo economico. Il "costo della vita" è aumentato perchè ci sono troppe tasse. Ma siamo veramente sicuri che a fronte di una sostenuta diminuzione delle tasse, ci sarebbe più ricchezza ovvero più denaro nelle tasche dei cittadini da poter spendere? Prendiamo ad esempio quello che i cittadini spendono dal dentista. Siamo a delle cifre che fanno veramente rabbrividire. Eppure, se si decidesse di mettere una sorta di tassa/assicurazione di cento euro all'anno affinché si possa avere un servizio odontoiatrico di qualsiasi costo, la gente si lamenterebbe del fatto che lo stato è ladro. Io mi chiedo quanti libri potrei leggere se non ci fossero le tasse per poter finanziare le bellissime, e sottolineo bellissime biblioteche che ci sono in Brianza? Forse andrebbe modificata l'idea che si ha su che cosa siano le tasse. Forse pensarle in termini di polizza assicurativa non sarebbe del tutto sbagliato.

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