
Nella nostra società la legge del taglione è fortemente condannata. Nessuno si azzarderebbe mai a pensare in modo razionale e forse neanche spinto da un'emotività iniziale, che sia giusto tagliare le mani ad un ladro. Tanto è vero che i media occidentali hanno spesso fatto vedere episodi riprovevoli e orrendi dell'applicazione di tale legge in alcuni paesi arabi. Disapprovazione totale è anche per la pena di morte che invece è applicata in paesi considerati avanzati dal punto di vista etico come gli Stati Uniti d'America. In Italia, promotrice della moratoria contro la pena di morte, il senso della giustizia, per lo meno in teoria, è ancora quello di sì punire, ma soprattutto riabilitare. Così è in tutta l'Europa unità di oggi. Eppure non bisogna andare troppo indietro per trovare episodi raccapriccianti. E' noto il caso dell'illustre matematico Alan Turing, candidato al premio Nobel che nel 1967 si suicidò. La sua colpa era quella di essere un omosessuale nella Gran Bretagna di quel tempo. Fu condannato o a passare due anni in carcere con tutte le conseguenze che avrebbe comportato per tale delitto la presenza degli altri condannati, o a sottostare ad un trattamento ormonale finalizzato alla castrazione chimica. Fortunatamente l'omosessualità non è più un reato, ma la stessa pena oggi vuole essere applicata per reati come la pedofilia. Lo sostengono in Italia leader considerati coerenti e razionali, stimati sempre per la loro presunta onestà e chiarezza intellettuale. GianFranco Fini ha recentemente detto che contro i pedofili ci vuole certezza della pena e castrazione chimica. Altri leader come Walter Veltroni hanno considerato l'ipotesi degna per lo meno di una futura considerazione. Non c'è molta differenza tra il tagliare la mano ad un ladro o far ammosciare il pisello ad un pedofilo. Si tratta semplicemente dell'attuazione della legge del taglione. Illustri psichiatri come ad esempio Vittorino Andreoli hanno già ampiamente argomentato come sia una soluzione sbagliata, anzi "peggiore del male". L'atto sessuale del pedofilo può non comportare nessuna erezione e neppure la penetrazione. Così come gli eunuchi, castrati appunto, ricercavano il piacere delle donne, anche i pedofili continuerebbero a fare del male ai bambini. Inoltre la pedofilia non ha soltanto l'aspetto sessuale a fomentarla, ma anche un desiderio di possesso e dominio nei confronti di un essere indifeso. La pedofilia è una patologia della psiche e non del corpo.
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