23 marzo 2008

MAGDI ALLAM CRISTIANO


La conversione del giornalista Magdi Allam alla religione cristiana dovrebbe essere giudicata come un fatto privato frutto del particolare cammino spirituale di un singolo uomo. Tuttavia data la platea nella quale si è deciso di celebrare il sacramento del battesimo, dato il suo impegno gionalistico sulle problematiche religiose e data la situazione storica in atto, non possono mancare forti critiche a tale scelta. Questa è prima di tutto la conversione di un mussulmano celebre che viene ostentata ai piedi del santo padre in un momento storico in cui a maggior ragione vale il tacito accordo di evitare di compiere proselitismo tra le diverse fedi. E' vero che non siamo di fronte ad una scelta obbligata, anche se si dovrebbe discutere sul quanto possa essere stata condizionata, ma si può pensare che sia avvenuto comunque uno sconfinamento territoriale dove indirettamente dei fedeli pongono il vessillo del cristianesimo nel mondo arabo. I media non sono mai utilizzati ingenuamente. Magdi Allam scrive nella sua lettera al direttore del corriere della sera per spiegare i motivi della sua conversione che: "Oggi Benedetto XVI, con la sua testimonianza, ci dice che bisogna vincere la paura e non avere alcun timore nell’affermare la verità di Gesù anche con i musulmani". E' dunque chiara la consapevolezza del valore simbolico e strumentale di questa stessa conversione. Il messaggio che si vuole trasmettere è quello di contrapporre una religione del male, reazionaria e insitamente propensa all'odio, ad una dell'amore verso il prossimo che la stessa ragione umana chiede di raggiungere. E' nota a tutti l'indiscussa professionalità di Magdi Allam, stimato giornalista che io stesso devo dire di apprezzare pur non condividendo sempre del tutto le sue opinioni. Allora cosa c'è di meglio, soprattutto dopo tanti discorsi del Papa, del far vedere a tutto il mondo che una persona come Magdi Allam che usa la tanto citata ragione abbraccia la fede cristiana?

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