
E' risaputo che l'anoressia nervosa sia una malattia che colpisce prevalentemente le adolescenti di un ceto sociale abbastanza elevato. La loro sembra quasi essere una reazione di fronte alle pretese delle madri. Si riappropriano del loro corpo, controllandolo e dominandolo. Il loro è un desiderio di autonomia, di affermazione di una propria identità. Per questo motivo è anche difficile aiutarle. Se ad una ragazza anoressica le si dice che è magra, magari utilizzando un tono anche un po' denigratorio, le si fa un complimento, perchè vuol dire che i risultati della sua battaglia sono visibili a tutti. La colpa che viene attribuita alle madri è quella di aver proiettato nelle figlie la personale soddisfazione di certi desideri. Le figlie diventano quello che avrebbero voluto essere le madri. L'anoressia è una malattia dei tempi moderni per tanti motivi, ma è significativo il fatto che si manifesti in un' epoca in cui ci sia una certa omologazione culturale e dunque delle identità, soprattutto femminili. Le ragazze non accettano più i loro fianchi, se li stringono in pantaloni sempre più aderenti. C'è una deriva femminile nella ricerca di tratti corporei maschili. La fertilità viene rinnegata anche nei suoi simboli più antichi. Il cibo diventa indirettamente uno strumento di critica e di giudizio, perchè è la prima causa di trasformazione del proprio corpo, protagonista indiscusso nella società delle immagini. Non mangiare più è anche un modo per tapparsi le orecchie, vomitare è un modo per buttar fuori le pretese degli altri.
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