
E' innegabile che la vittoria di Zapatero in Spagna sia da cogliere con grande entusiasmo. Bisogna comunque premettere che le conoscenze politiche sulle questioni spagnole sono limitate da parte di chi, come me, si avvale soltanto di qualche notizia filtrata dalla stampa italiana. Tuttavia in questi anni Zapatero ha saputo assumere delle posizioni, ha saputo prendere delle decisioni che lo hanno certamente reso paladino di una politica realmente laica. Si può dire con certezza che egli si sia avvalso dei risultati positivi che avevano ottenuto i suoi predecessori, soprattutto in materia economica, per poter ben governare. D'altronde in ogni democrazia appare ormai evidente come tra i due principali partiti che si fronteggiano non ci sia molta differenza dal punto di vista programmatico sulla gestione di un paese. Ci sono regole di carattere economico, sistemi sovranazionali come la comunità europea e tutta una serie di esperienze storiche negative che non consento più rivoluzioni ideologiche. Zapatero ha saputo fare della laicità il suo cavallo di battaglia, il suo marchio di distinzione di fronte a chi invece vorrebbe una società uniformata al proprio credo morale e alle proprie scelte etiche. Dunque la sua vittoria è importante perchè appare come una conferma della sua azione politica incentrata tutta sul dare piena libertà all'uomo nel pieno rispetto dei suoi simili. In Spagna i giovani socialisti contrappongono il motto clericale " la verità rende liberi" a "la libertà rende veri". La Chiesa fa della sua verità la verità assoluta negando la possibilità di fare una scelta diversa perchè altrimenti si è condannati ad una pena eterna. La sua ingerenza in questa campagna elettorale è stata a dir poco eccessiva, con addirittura gli ultimi echi ecclesiastici provenire dalla vicina Italia lo stesso giorno delle votazioni. E' la tattica di una chiesa disperata che ormai da molto ha capito che deve essere radicale se non vuole scomparire tra la moltitudine di nuovi credi. Le conseguenze di questo modo di proporsi sono l'assunzione di un'identità politica a scapito della propria identità cristiana. Zapatero avrà certamente i suoi difetti, avrà sicuramente fatto i suoi errori, ma ha dimostrato chiaramente che qualcosa si può fare veramente.
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