
Scagli la prima pietra chi non pensa di avere una sindrome. Tutti noi, nel nostro piccolo abbiamo una serie di segni e sintomi che se elencati potrebbero definire una nuova patologia. Sotto molti aspetti ci discostiamo da quello che viene comunemente inteso essere la normalità. Io stesso potrei descrivermi come qualcuno che è stato condannato dai propri difetti genetici ad avere sia problemi fisici che mentali. Fortunatamente sono abbastanza accorto da non essere così patetico. La nostra diversità è la cosa che ci rende meravigliosamente unici. Non siamo il continuo stampo di un unico progetto, ma un capolavoro irripetibile. Ognuno di noi possiede un'identità talmente diversa dagli altri che ci rende indispensabili all'arricchimento di tutto quello che esiste. Non è la correzione di un piccolo difetto, di un neo fuori posto che può indurci a non farci più sentire strani, diversi dagli altri, tremendamente imperfetti. Siamo semplicemente quel che siamo e in questo sta la nostra fortuna, la nostra grazia, il nostro senso della vita che ci fa credere di essere indispensabili per quel battito di ciglia che all'universo non può mancare.
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