04 gennaio 2008

QUEL FASTIDIOSO NEO


In medicina le ipotesi diagnostiche devono partire dall'evento più probabile. Altrimenti c'è il rischio di non arrivare mai ad una diagnosi certa. Se dopo una prima anamnesi si pensa subito alle patologie più rare è difficile poi arrivare a capire quale possa essere il reale problema che ha il paziente. Si tratta dunque di seguire un percorso logico che poi, con l'avvallo di ulteriori dati clinici, porterà a considerare le eventuali diagnosi differenziali. E' importante avere una prima visione d'insieme delle problematiche d'affrontare o delle questioni da analizzare. Considerando gli ambiti generali della vita si nota invece una tendenza a focalizzarsi sul particolare, quasi in modo ossessivo. Il giudizio critico troppo spesso si basa su aspetti non propriamente significativi. C'è una ricerca maniacale dell'eccezione, del difetto, della macchia, dell'errore che comporta una incapacità di saper giudicare in modo sereno determinate questione. Il proprio appunto diventa il pensiero dominante, tanto che si possono addirittura perdere di vista gli aspetti più importanti. E' come se una professoressa arrivasse a dare un voto negativo ad un ipotetico piccolo Alessandro Manzoni perchè in un suo tema, un pagina embrionale dei futuri promessi sposi, commette un errore ortografico. Una visione d'insieme permette di capire il nocciolo di una questione e successivamente di poter dare un giudizio sereno. Le limature critiche potranno poi arrivare per contribuire ad un processo di crescita.

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