03 gennaio 2008

ORO BIANCO


Su, diciamolo pure, sotto sotto qua in Brianza quando nevica siamo tutti contenti. Certo, poi ci si lamenta per i disagi che potrebbe causare la neve, ci si preoccupa nell'attesa che i propri cari facciano ritorno a casa. Ma in ognuno di noi prevale comunque un sentimento di contentezza, quasi di soddisfazione nel veder il compimento di un ciclo naturale che sembra essere destinato all'estinzione. Ci ritorna subito alla mente il problema del surriscaldamento della terra e il ricordo dell'inverno passato che ha avuto temperatura anomale. Una bella nevicata ci da sempre un senso di tranquillità, quasi come se avesse la funzione di ricoprire le nostre paure. Guardiamo fuori dalla finestra pieni di un senso di pace. Probabilmente per quelli della mia generazione c'è anche un salto nel recente passato, ormai mitologico, di quella nevicata del 1985 che per noi bambini era immensa. L'effetto della neve è senz'altro positivo per la candidatezza del suo colore, la leggerezza dei suoi movimenti e per la luce soffice e silenziosa che trasmette. La neve diventa per noi un simbolo di vita. Sembrerebbe un assurdo perchè in fin dei conti è legata al freddo e al gelo, talvolta alla morta. Eppure ci comunica che la natura sa ancora fare qualcosa di speciale nella straordinarietà delle forme di un fiocco di neve, anche nella nostra grigia Brianza. E' una coperta bianca che mette a nanna la vita, per farla riposare affinchè al suo risveglio sia ancora più bella.

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