28 gennaio 2008

NON SAPERE DOVE SIA LA FINE


Mi chiedo se sia ancora possibile essere agnostici al giorno d'oggi. L'agnosticismo è una posizione che si prende verso un determinato problema affermando di "non sapere" come lo si possa giudicare. E' dunque un metodo attraverso la quale si decide di sospendere il proprio giudizio perchè non si hanno ragionevoli elementi per poterlo concludere. Gli agnostici possono dividersi in quelli che ritengono che la sospensione del proprio giudizio sia temporanea nell'attesa di ulteriori prove e in quelli che invece sostengono che verso determinate questioni non si potrà mai avere una risposta. Essere agnostici è prima di tutto una condizione di umiltà verso il proprio sapere. Non è di certo una condizione di comodo come molti potrebbero pensare, anzi permette al dubbio di logorare. Tuttavia oggi l'agnosticismo ha un'accezione infelice perchè siamo tutti portati ad essere dei "tuttologhi" pronti a dover dare subito una risposta precisa. Al massimo si cercano ossessivamente tutte le ipotesi possibili con il rischio di far diventare quelle che dovrebbero essere delle probabilità delle vere e proprie convinzioni personali. Essere agnostici dovrebbe essere una condizione che definisce il genere umano perchè è il cosiddetto "sapere di non sapere" che permette all'uomo stesso di guardare l'orizzonte. Inoltre essere agnostici comporta di non correre frettolosamente verso una conclusione, permettendo di valorizzare meglio e a pieno la sostanza delle cose.

Nessun commento: