Io vorrei che questo sia l'anno della valorizzazione delle cose che si hanno. Infatti siamo troppo propensi al cambiamento, ad un continuo rinnovamento che è diventato ora mai soltanto fine a se stesso. E' probabilmente la conseguenza di una cultura del consumismo che inevitabilmente va di pari passo con la pratica dell'usa e getta. Valorizzare le cose che si hanno non vuol dire però essere conservatori, vedendo di cattivo occhio qualsiasi tipo di cambiamento. E' un modo di saper cogliere gli aspetti più importanti e profondi di quello che ci appartiene cosicché sia possibile un vero e proprio processo di miglioramento e quindi di crescita. C'è una bella canzone scritta da una ragazza bresciana in arte L'Aura. E' intitolata: "E' per te" ed è rivolta a tutti coloro che sono depressi. Sul suo sito ne spiega il significato:" Ad una persona che si è trovata in un momento tanto buio da pensare di non uscirne mai più dico: “E’ per te che sorridi! E’ per te che lo fai!”. A volte guarire dalla depressione è più facile di quanto si creda: la forza è sempre dentro di te!". Ci stiamo smarrendo nel cercare quello che non abbiamo, presi dall'ansia di avere. Illusi dalle attrazioni di un mondo virtuale, dunque per forza di cose inafferrabile, cadiamo in uno stato depressivo. Invece abbiamo cose dentro di noi per la quale possiamo essere fieri.
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