12 ottobre 2007

EGOISMI


Il panorama delle società quotate in borsa in Italia e non solo è caratterizzato dalla presenza di persone che risiedono in più consigli di amministrazione. La sanità pubblica risulta essere gestita da direttori i cui legami con il potere politico sono fin troppo chiari. Ampi settori dell'informazione sono in mano direttamente o indirettamente a persone che hanno avuto l'incarico, dagli elettori, di legiferare in parlamento. Politici che dimostrano amicizie sospette con diversi direttori di banca Oltre oceano si scoprono imbarazzanti rapporti tra l'attuale amministrazione americana e settori strategici come quelli energetici o addirittura che riguardano l'arruolamento dei servizi di sicurezza privati nelle zone di guerra come l'Iraq. E ancora l'elenco di esempi su conflitti d'interesse potrebbe più lungo. Sembra essere questo il male della società di oggi, sempre più individualista e dunque finalizzata ad aumentare i propri tornaconti personali. Una tendenza che la sinistra di governo in Italia non ha provato minimamente a cambiare, anzi per certi versi ha contribuito a peggiorare con il sospetto di certi legami con il mondo finanziario. Bisogna invece ritrovare il senso del mettersi a disposizione per il bene comune della collettività. Per fare questo ogni minimo sospetto di conflitto d'interesse deve essere eliminato. La vita comporta anche delle scelte nette e per il bene degli altri bisogna saper anche rinunciare.

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