
L'Italia sta facendo sentire la propria voce nel mondo contro la pena di morte. E' bene ricordarselo, perchè si tratta di una delle più atroci barbarie ancora in uso nei paesi più avanzati dal punto di vista dei diritti umani. In questo senso l'Europa può non sentirsi chiamata in causa, sebbene rimanga come eccezione sotto alcuni tribunali marziali, dunque in tempo di guerra. Ed è per me scioccante venire a sapere che il paese in cui vivo solo dal 1994 ha abolito in tutto e per tutto la pena di morte. Ce lo ricorda il presidente del consiglio in una sua prefazione. Politicamente è innegabile, come ricorda lui stesso, il contributo portato avanti dai radicali di denuncia contro quei paesi che invece la applicano ancora costantemente. Importante è la proposta di moratoria presentata all'assemblea delle nazioni unite. Tuttavia bisognerebbe avere anche il coraggio, data la tematica in questione, di prendere le distanze da chi è artefice di una politica in sostegno della pena di morte. Esempio emblematico è quello del Texas, dove non ha mai evitato di giustiziare persone l'allora governatore ed ora presidente degli Stati Uniti d'america. Stupisce come possa egli essere una specie di icona ideologica per tanti cristiani, soprattutto per quei movimenti che simpatizzano per i conservatori. Ci sono altri paesi come ad esempio il Ruanda che per la loro storia stupiscono di aver messo fine a questo crimine efferato contro l'uomo. Altri paesi invece praticano la pena di morte senza ritegno, come la Cina che da un pò di anni tengono tra l'altro in mano il cappio dell'economia alla quale anche noi siamo legati. Una notizia positiva è la grazia concessa a Kenneth Foster. La mano del boia si è fermata, ma comunque non per il fatto di considerare abominevole la legge del taglione. Speriamo che Caino venga sempre considerato un uomo da salvare. Dal punto di vista scientifico sono state avanzate teorie sulla possibile predisposizione genetica al commettere degli omicidi o comunque dei crimini. Il discorso da fare sarebbe complesso, perchè ci sono in gioco tematiche come il libero arbitrio. Un sistema giuridico è invece molto complesso e dovrebbe avere tutta la lucidità per capire di non uccidere nessuno.
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