29 agosto 2007

SOLTANTO UN UOMO


Sembra essere l'inizio secolo dei nodi che vengono al pettine. Di un uomo che non riesce a scappare di fronte all'inesorabile avanzare dell'onda dello tsunami, che non riesce a non farsi spazzare via dall'uragano Katrina anche nella terra più ricca e potente del mondo. E' un uomo che deve soccombere alla potenza della natura proprio nel millennio in cui sente che la sua tecnologia avrà dei progressi inestimabili. Alla festa dell'unità di Milano ho potuto apprezzare la mostra fotografica sugli eventi più importanti dall'inizio del secolo. Le guerre non mancano mai, ci sono ancora. Ma guardandole con il senno di poi, sembrano essere state preparate nel corso degli anni precedenti, alla fine del novecento, attraverso una politica sbagliata e spesso scellerata. La caduta delle torri gemelle è l'evento estremamente drammatico che fa da sparti acque tra un mondo prevedibile e un mondo imprevedibile, perchè ferisce al cuore la stabilità e la sicurezza della più grande potenza mondiale, unica e forse irripetibile, che si è affermata dopo la caduta del regime comunista sovietico. Le guerre preventive hanno poi dimostrato quanto sia difficile giocare sulla pelle delle persone promettendogli un mondo migliore con l'uso delle forze armate. Un uomo che non riesce a capire le conseguenze delle proprie azioni. In Italia tutti si sono chiesti perchè una madre arriva ad uccidere il proprio figlio, una figlia e il suo fidanzato la propria madre e il fratellino, dei vicini una famiglia. Decenni di psicanalisi assolutamente impotenti nel capire la mente umana. Se c'è qualcuno che pone l'attenzione contro il relativismo imperante, una cosa che appare essere sempre più certa è la piccolezza dell'uomo, animale che toglie il disturbo dopo neanche 100 anni di vita.

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