
Il dualismo tra processi mentali e neurali, tra mente e cervello, ha sempre posto il problema di quale tipo di rapporto ci sia tra struttura e funzione. La teoria attualmente più accreditata parla di un modello a rete, di un network ovvero di un insieme di connessioni che spiegano il funzionamento del nostro cervello. C'è una sinergia di molteplici loci corticali che rappresentano i nodi di una rete, che sono responsabili di una singola componente funzionale per lo svolgimento di specifici processi mentali. Processi considerati come composti da diversi moduli. Dunque ci sono dei network neuronali, come ad esempio quello perisilviano sinistro per il linguaggio, che funzionano e vengono elaborati attraverso l'azione di una serie di moduli funzionali/strutturali distinti, lungo i quali fluiscono le informazione. Tutti questo processi avvengono in modo strettamente dipendente alla materia ovvero la struttura costringe la funzione. Ovviamente spirito divino a parte. E' interessante l'aver capito che questo modello neuronale è plastico, dinamico e si adatta continuamente alle influenze esterne e alle elaborazioni cognitive interne. L'intelligenza intesa come capacità di trovare soluzioni diventa dunque qualcosa di "allenabile". Risulta dunque essere chiara l'importanza di una continua formazione culturale perchè permette di plasmare il proprio cervello potenziandolo nelle proprie qualità. Su questo aspetto si sono sempre basati i licei che a differenza di altre scuole superiori, portano ad una crescita intellettiva strutturale e non ad un semplice riempimento nozionistico della propria mente.
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