26 agosto 2007

ABBIAMO UN PRESIDENTE DEL CONSIGLIO


Se si pensa al ruolo svolto dalla politica, si tende quasi sempre a rimpiangere i governi passati il che è tutto dire. Non c'è ombra di dubbio che il passaggio da Silvio Berlusconi a Romano Prodi sia stato un salto qualitativo in termini di professionalità e di personalità senza precedenti nella storia della repubblica italiana. Affermare questo non vuol dire essere "prodiani", ma vuole essere soltanto un modo per dare un giudizio attraverso un confronto. Tra l'altro penso che delle figure politiche che guidano le nazioni più potenti del mondo, il nostro presidente del consiglio sia di tutto rispetto. Tuttavia mi rendo conto che per alcuni questa possa essere un'affermazione pesante, quasi antipatica. Il motivo potrebbe risiedere nel fatto che contro di lui si è fatta una campagna mediatica notevolmente denigratoria ovviamente sostenuta soprattutto dai mezzi d'informazione della destra italiana. D'altro canto non è mai stata una personalità tanto osannata dal resto della sua coalizione, che si ritrova sempre ad avere troppi galli nel pollaio invidiosi e litigiosi tra di loro. Dunque se è comunque normale ricevere fuoco nemico in campagna elettorale, non è molto agevole crearsi un' immagine senza il sostegno amico. Tutto questo ha sempre fatto aleggiare l'ombra sospettosa che sia stato messo come leader perchè mandante delle banche . C'è da dire che non ha mai dato troppo l'impressione di cercare di crearsi un'immagine forte mediaticamente, probabilmente perchè consapevole dei suoi limiti in questo senso. Le critiche non sono però mancate su delle sue presunte performance sportive che sapevano molto di sparate. Alla fine si può dire che la sua immagine sia uscita veramente fuori ed è quella di una persona seria nel senso più alto del termine, magari non brillante come altri, ma sicuramente con il giusto equilibrio per affrontare i problemi dl nostro paese. Ebbene si, lo dico senza negare che vorrei di meglio, senza nascondermi dietro la scusa di dire che mi accontento, ma constatando che finalmente abbiamo un presidente del consiglio.

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