03 maggio 2007

ECONOMIA DI COMUNIONE


Nel secolo scorso sono emersi tutti i limiti di una politica comunista, sfociati in tutta una serie di errori ed orrori. Accantonata già dalla prima metà del novecento una politica fascista perchè ha portato allo sfascio mondiale, i paesi occidentali hanno seguito due vie apparentemente moderate basate sul capitalismo. La prima di tipo social democratica che si è affermata sopratutto in europa, la seconda di tipo liberal democratica che ha trovato la sua massima espressione negli USA. Il tutto ha portato richezza e benessere a scapito delle zone più povere del mondo. Infatti il capitalismo ha come fulcro principale una crescita senza limiti e dunque di conseguenza porta ad una mal distribuzione della ricchezza a livello mondiale. Oggi sembra che nuovi equilibri mondiali necessitano di una politica economica diversa. Anche l'affermarsi di una coscienza ecologica spinge alla moderazione sull'uso delle risorse, alla ricerca di nuove soluzioni energetiche che se troveranno veramente diffusione faciliteranno lo sviluppo anche nelle aree più disagiate del mondo. Un' economia di comunione sembra essere la svolta decisiva verso un progresso sostenibile ed equo.

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