17 aprile 2007
ARMI DA MASSACRO
I primi anni che frequentavo la facoltà di medicina e chirurgia una ragazza intelligente e sensibile mi disse il suo disappunto per la presenza di uomini armati come addetti alla sicurezza. In effetti non è che sia molto piacevole vedersi girare intorno persone che hanno una pistola riposta nella custodia a lato del loro fianco. Francamente è difficile pensare che possano essere utili per sventare chissà quale pericolo. Non ne avrebbero il tempo, non ne avrebbero la forza. Se un pazzo vuole entrare in un aula e fare una strage lo potrebbe fare senza problema. Anzi, io stesso come penso quella ragazza il pericolo lo vediamo proprio in chi dovrebbe avere le armi per proteggerci. Non si sa mai, perchè pur non mettendo in dubbio la professionalita e la preparazione, nonchè l'adeguatezza psicologica di queste guardie, sappiamo benissimo che una crisi può venire a tutti. Le armi non dovrebbero esserci, non dovrebbero circolare. Questo è il punto sulla quale eventuali critiche di essere ingenui non sarebbero giuste, perchè la protexzione è ben diversa dall'aumentare le possibilità di creare morte. Le armi vendute con facilità aumentano le morti di innocenti. Da un blog scritto da un giornalista di destra leggo: "Liquidare la strage con il gesto di una mente malata o con le solite polemiche sulla facilità di accesso alle armi non aiuta a capire.[...] L’accesso alle armi ovviamente aiuta, ma in America il possesso delle armi non è il prodotto di una cultura bullista o machista, piuttosto è collegato al principio della libertà personale garantito dalla Costituzione e alla base degli Stati Uniti. In ogni caso la questione delle armi non fornisce una spiegazione." Un ragazzo di ventitre anni può comprare delle handguns, perchè il possesso delle armi è collegato al principio di libertà personale sancito dalla costituzione. Questa è la cultura di destra.
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