
Vorrei fare tabula rasa di tutte le convinzioni che ho. La cosa è alquanto difficile se non impossibile, perchè bisognerebbe sbrigliare la fitta rete di neuroni che si è formata in anni nel fare determinati tipi di ragionamento. Ironia a parte, sarebbe un esercizio utile, cioè quello di ripensare alle proprie conclusioni. Purtroppo non ci accorgiamo del fatto che cresciamo influenzati dall'ambiente che ci circonda, indirizzandoci molto spesso verso una specifica parte. Uno degli esempi più eclatanti è quello che riguarda le simpatie politiche. Fortunatamente sono cresciuto in un periodo particolarmente in fermento per quanto riguarda l'assetto politico del nostro paese, non rischiando di nascere con una simpatia verso un determinato partito quasi come se fosse una fede per un squadra di calcio. E' comunque vero che i vari frammenti partitici si sono disposti più o meno seguendo precedenti ideologie. Tuttavia la difficoltà di rivedere le proprie opinioni è evidente, non fosse altro che per lo meno comporterebbe un notevole esercizio di logica. Senza addentrarsi in ragionamenti che probabilmente vagherebbero in svariate possibilità teoriche, un metodo per mettere per lo meno in dubbio le proprie convinzioni è quello di immedesimarsi nella parte avversa. Secondo me sarebbe un ottimo esercizio, per certi aspetti anche divertente. Una lotta contro i propri pregiudizi, che in questo modo verrebbero messi in discussione quasi come se si procedesse a darne dimostrazione ipotizzando un assurdo. Insomma più che pensare, vorrebbe dire cercare di essere nei panni di chi non la pensa come noi. Dopo un pò ci si renderà conto che è una grande prova di resistenza.
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