13 marzo 2007

MATRIMONIO AL COPYRIGHT


La Chiesa vuole mantener il copyright sul matrimonio perchè è l'ultimo anello della catena di sacramenti che determina ancora una certa attività religiosa da parte delle persone. Senza il richiamo del matrimonio religioso la fede si perde, diventa passiva. E' inutile poi dire che rappresenta comunque un affare, un giro di denaro che se verrebbe ulteriormente a mancare per le parrocchie sarebbe un serio problema, tenendo conto poi di tutto l'indotto che tra l'altro alimenta. La Chiesa in questo suo aggrapparsi al matrimonio degenera commettendo degli errori madornali. Il primo consiste nel bocciare una proposta di legge sui diritti e i doveri dei conviventi. Mai e poi mai si è vista fare una guerra mediatica del genere contro dei diritti e dei doveri delle persone. Fatto che è a dir poco assurdo. Il secondo consiste in un cupo ritorno della Chiesa più oscurantista che ci possa essere. E' tornata a puntare l'indice contro gli omosessuali. Del vangelo andrebbe capito il senso, non andrebbero invece sbandierati dei passi scritti da uomini di una certa epoca. Il risultato di questo accanimento è il rimontare di discussioni disgustose sull'omosessualità intesa come patologia. Si torna indietro.

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