12 febbraio 2007

FARMACIDA


Non si parla del solito farmaco, il talidomine che per i suoi effetti ha profondamente colpito la sensibilità di tutti. Quei bambini focomelici, con quegli arti che appunto ricordavano le pinne delle foche, sono il risultato sia raccapricciate che mostruoso di una politica farmaceutica non ancora matura. Tuttavia non sono serviti i passi avanti fatti nella farmacovigilanza per evitare che ai nostri giorni venisse messo sul mercato un farmaco nascondendone alcuni preoccupanti segnali per garantirne il successo commerciale. E' la storia del Vioxx, farmaco inibitore delle ciclossigenasi, le cox-2. Questo antidolorifico e antiinfiammatorio doveva sostituire a tale scopo altri farmaci storici come ad esempio l'aspirina e l'ibuprofene perchè era selettivo per enzimi specifici evitando in questo modo quei danni gastrolesivi che potevano provocare i FANS. Sarebbe stato un successo commerciale garantito per l'azienda farmaceutica che l'aveva sintetizzato. Infatti furono fatti degli studi ad hoc per metterne in luce soltanto gli effetti positivi, inoltre la casa farmaceutica fece una campagna pubblicitaria costosissima affinchè i medici utilizzassero il loro farmaco. Fu anche per questo motivo che provocò sdegno colletivo un articolo apparso su "Jama" in cui un cardiologo metteva in discussione il profilo di sicurezza del Vioxx. Il farmaco fu ritirato dal mercato nel 2004 (e reintrodotto in seguito come medicinale alternativo per pazienti che non ne tollerano altri simili) perchè provocava danni a livello cardiovascolare. I segnali dei suoi effetti dannosi erano noti da tempo e gli studi clinici successivi furono in fin dei conti inutili.

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