
La Chiesa sta muorendo perchè ha perso la sua centralità in materia spirituale diventando una proposta alternativa come tante altre. Uno dei motivi di questa agonia è sicuramente dato dal fatto che siamo in una società sempre più secolarizzata. Tanto è vero che la Chiesa riesce a fare ancora proselitismo in quei luoghi del mondo dove permangono livelli culturali medio bassi e arretratezza civile come in Sud America. Un altro fattore da considerare è la globalizzazione che ha fatto perdere alla Chiesa il ruolo di unico modello culturale disponibile. Consapevole del suo declino, la Chiesa ha capito che deve poter continuare ad affermare la propria identità per essere ancora una scelta distinta da tutte le altre, altrimenti diventerebbe un' alternativa qualunque in una sorta di relativismo culturale che finisce per appiattire tutto e rendere tutto accettabile. Ecco perchè prosegue, ormai a scadenze che sembrano quasi programmate, a dettare regole di comportamento precise alla società civile. Ha lasciato i panni del ruolo di Madre per mettersi quelli del Padre che detta le regole, che diventa modello da seguire per i propri figli trasmettendo maturità e saggezza. Inoltre in una società razionale si impone come baluardo della ragione, facendosi voce delle scelte da fare in materia di etica. Purtroppo questo comporta un allontanamento dal messaggio cristiano che trova le sua fondamenta nell'amore per il prossimo sul modello di quello proposto da Dio. La Chiesa diventa invece voce di divisione a livello politico e quindi sociale inserendosi a dettare regole di comportamento e ad imporre scelte da fare che non sempre riguardano tematiche di carattere spirituale. Ecco dunque che nello sforzo di mantenere una propria originalità la Chiesa viene meno al suo compito principale che è quello di essere la madre che tiene unità i suoi figli per riportali al padre eterno. Il suo obbiettivo è di più ampio respiro piuttosto che quello di ritagliarsi il ruolo antipatico di voce testarda che bacchetta a destra e a manca su questioni particolari di carattere pratico e puramente terreno. Mai come oggi dovrebbe ricordarsi che bisogna lasciare a Cesare ciò che è di Cesare, lasciare le questioni di carattere sanitario alla sanità, la regolamentazione dei diritti e dei doveri alla politica. Invece s'incunea facendosi promotrice di una difesa del naturale a priori dimenticando il ruolo dominante dell'uomo sulla natura. La Chiesa deve ritornare a far guardare l'uomo nel proprio profondo, a parlare all'anima di ognuno di noi. Il suo ruolo non è quello di imporre che cosa bisogna fare perchè porterebbe l'uomo ad essere alienato come nei regimi comunisti, ma deve invece saper educare l'uomo a come deve essere dentro di sé per poter sapere amare il prossimo suo.
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