
Non si procederà contro il medico che ha interrotto la respirazione artificiale al povero Piergiorgio Welby. E' la giusta conseguenza dell'affermazione del principio che ogni individuo è libero di poter decidere a quali terapie sottoporsi. La nostra società si sarebbe trovata di fronte alla contraddizione di permettere ad una donna di rifiutarsi di farsi amputare una gamba con conseguente prognosi infausta e di negare la possibilità di scelta ad una persona in grado di intendere e volere. Il prossimo passo è il testamento biologico che permetterà di esprimere le proprie volontà qualora ci si ritrovasse nella situazione di non poterle comunicare. Ormai tutti dovrebbero prendere atto di questa situazione perché è il frutto inesorabile della società in cui viviamo. Ci sono principi di libertà che sono sacrosanti, se venissero meno si creerebbero dei presupposti negativi che potrebbero anche riportarci ad una società di tipo dittatoriale. Teniamoci stretti dunque quello che abbiamo, ma senza dimenticarci che il prezzo lo paga la nostra coscienza.
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