10 febbraio 2007

AUTOCENSURA


Siamo troppo razionali con noi stessi per accettare idee diverse dalle nostre. Infatti succede che ci autocensuriamo a non sentire, a non leggere e a non vedere quello che ci sembra sbagliato. Un pensiero ci da fastidio non tanto perchè è diverso dal nostro, ma perchè colloca una persona nello schieramento ideologico nella quale non apparteniamo. E' la conseguenza provocata dal fatto di dover fare una precisa scelta di campo, in cui non c'è spazio per le parti intermedie, ma soltanto per una netta opposizione di pensieri. Dunque ci si ritrova spesso a condividere senza se e senza ma opinioni e idee che escono dal nostro gruppo. C'è un senso di appartenenza al gruppo quasi di tipo adolescenziale, con spesso anche la necessità di assumere comportamenti stereotipati per sottolineare una propria identità. Il risultato è un proliferare di persone che nel fare informazione sono vergognosamente faziose. Non lo sono nell'ambito di un organo di partito, ma in mezzi d'informazioni che vogliono far apparire come portatori di verità assolute. Gente che si autocensura. La verità è che oggi giorno le problematiche sono quasi tutte molto complesse per cui è possibile portare avanti la propria parziale ragione difendendola a spada tratta. Tanto eventualmente non si rischia di sbagliare proprio del tutto. Le soluzioni intermedie vengono viste come deboli, a volte inconsistenti. Perciò piuttosto che far credere di avere qualche dubbio ci si pone in un determinato estremo, appiattendo il proprio pensiero.

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