19 febbraio 2007

ALCOLPOP


Sappiamo tutti che l'alcol è una droga molto diffusa e sicuramente di largo consumo. Il superamento di determinati livelli di alcolemia, dipendentemente dalla dose e dalle caratteristiche del soggetto che ne fa uso, portano ad alterazioni comportamentali, psicomotorie e cognitive. L'alcol è causa di incidenti stradali, di violenze in famiglia, di disordini negli stadi e di tutta una di problematiche sociali. Tuttavia è una sostanza presente da sempre nella nostre società, legata a tradizioni anche di carattere religioso. E' elemento essenziale di bevande che vengono considerate, non a torto, come nettari divini. Un buon bicchiere di vino sulle nostre tavole non può di certo mancare. Sappiamo da precedenti storici a cosa si sia andati incontro nell'imporre una proibizione delle sostanze alcoliche. Dato però i problemi alla quale è legato l'alcol non sarebbe auspicabile una sua continua incentivazione all'utilizzo. E invece ci sono telegiornali che fanno pomeridianamente rubriche ben confezionate sui vini, ci sono pubblicità che ne esaltano tutte le proprietà sociali, rivolgendosi soprattutto ai giovani. Come se non bastasse i genii del marketting hanno fatto uscire dal loro cilindro il cosiddetto "alcolpop" ovvero una bevanda che ha tutte le caratteristiche che può avere una bibita analcolica, ma che contiene una percentuale di alcol intorno al 5%. Il risultato è che ci sono sempre più giovani che fanno uso di alcol; tanto è vero che ad esempio in Svizzera si è deciso di aumentare la tassazione verso questi nuovi prodotti. Addirittura ho letto che sono state create vodke con minor tasso alcolico proprio per il "bene" dei più giovani?! Abbiamo tutti in mente spot pubblicitari che sottolineano che uno "c'è" se beve una ben nota marca di birra. Il potere che ha l'alcol è quello di essere una sostanza di facile consumo che porta ad essere particolarmente disinibiti.

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