
L'umiltà della scienza sta nel cercare verità assolute sapendo di non poterle mai raggiungere. Depositario e interprete di quello che sta oltre il confine dello scibile umano è invece la figura religiosa. Da un lato dunque si pone il mondo scientifico che legittima una pluralità di posizioni dalle quali poi si formeranno altre verità parziali e provvisorie. Dall'altro lato c'è la fede che risponde alle domanda sul senso della vita umana. Il possibile errore della scienza è quello di andare verso un indifferenziato pluralismo, fondato sull'assunto che tutte le posizioni si equivalgano, per usare le stesse parole del Papa. Dal canto suo chi è depositario dei significati spirituali non deve fermare la ricerca di risposte conoscendone già il risultato. La preparazione dell'uomo ad essere accolto nel regno dei cieli non deve far dimenticare che c'è un quotidiano affronto della vita. Per arrivare alla meta bisogna andare avanti e per farlo bisogna conoscere la strada che si sta seguendo. La scienza ci dice come fare i passi, la fede dove mettere i piedi.
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