30 gennaio 2007

GADGET A DOSI


Siamo tutti grati di poter usufruire delle versioni beta. Partecipiamo alla sperimentazione dei nostri software preferiti, quasi come se fossimo nei gruppi di trials farmacologici. E siamo grati che ci siano versioni home edition, professional edition, sotto e sopra versioni che ci permettono di acquistare il programma che più si addice alle nostre esigenze, nonchè alle nostre tasche. Per non dimenticare poi il fatto di poter espandere tutto quello che di tecnologico ci troviamo in mano. Allora via con i consueti aggiornamenti, con l'aumento della dose finchè la terapia non faccia il suo effetto. Gli oggetti che usiamo prendono forma, crescono, vanno seguiti come se fossero delle nostre creature. Gli acquistiamo il primo gadget perchè hanno già imparato a fare i primi passi. Magari si merita anche un vestitino nuovo, qualcosa di superfluo, ma che lo renda bello da vedere perchè anche l'occhio vuole la sua parte. Lo compriamo nudo, gli facciamo imparare a camminare, gli compriamo la bicicletta e poi il motorino e poi la moto e poi la macchina e infine l'aereo. Invecchia e nessuno lo vuole più. Non importa, siamo sempre pronti a rimetterci sulla catena di montaggio e via a far crescere qualcos'altro. Le multinazionali del farmaco sono le aziende che fanno più profitti al mondo, allora perchè non darci le cose a dosi anche negli altri settori industriali? Già pensato, ci curano.

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