12 gennaio 2007

FERMA SOLUZIONE


Il filosofo Emanuele Severino sostiene che sia quelli favorevoli alla pena di morte che quelli contrari non abbiano argomentazioni solide per affermare la propria tesi. Il dibattito è dunque purtroppo ancora aperto, tanto è vero che la condanna a morte è ancora presente in una democrazia avanzata come lo è quella degli Stati Uniti d'America. Non mancano da noi quelli che la riterebbero una soluzione giusta in casi particolari. Un esempio recente è stato chiaramente rappresentato dalla messa sul patibolo del feroce dittatore iracheno, Saddam Hussein, azione che non ha riscontrato un diniego unanime. Personalmente non mi pongo molti problemi riguardo a quali possano essere le motivazioni che mi mettono in forte contrasto contro la pena di morte. Per me è un argomento chiuso. Ritornando alla considerazione del filosofo però mi rendo conto che nelle sue stesse parole si possa trovare una motivazione plausibile ovvero che nel dubbio non si procede. D'altrode è un pò la motivazione che utilizzano quegli scienziati che rimanendo nell'ambito della loro laicità, sono contrari alla sperimentazione sugli embrioni.
Da piccoli si impara che giocando a pallone, se un fallo è dubbio, la difesa ha sempre ragione. Ricordiamolo.

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