10 febbraio 2010

I FREDDI GIUDIZI DEI NUOVI FILOSOFI


I nuovi manifesti del partito democratico per le elezioni regionali non piacciono ai più; almeno questa è la sensazione che si ha leggendo i vari commenti a riguardo sul web. Leggevo per la precisione un post di uno che di messaggi pubblicitari se ne intende. Faceva notare tutta una serie di errori, dall'inefficienza del messaggio, alla grafica confusionaria e sbagliata che non potevano far minimamente digerire quei manifesti. Insomma è venuta fuori una condanna senza se e senza ma dove le critiche hanno assorto il ruolo di elementi probatori che hanno portato ad un giudizio inequivocabile. Questo modo molto radicale di sentenziare è un po' lo sport seguito dalla maggior parte dei cosiddetti blogger. A volte si ha la sensazioni che essi si considerino come una sorta di filosofi moderni, capaci meglio di altri di cogliere le sfumature della vita. In effetti nella pagina del proprio blog ci si ritrova a possedere un territorio sempre più ricco di riferimenti, di contributi e informazioni., dove tutto nasce o muore in base al proprio giudizio che può determinare quello che deve esistere e quello che deve scomparire. Naturalmente un territorio va anche protetto e cosa migliore per farlo nel momento in cui ci si dimena con le tecniche del linguaggio è quello di far uso dell'ironia. Una figura retorica che sta quasi soffocando la chiarezza di pensiero. Sembra che ci sia la volontà di prendere tutto in modo provvisorio, alla leggera perché potenti della propria intelligenza attraverso una battuta si dimostra di essere già andati oltre. Ma forse è soltanto
un modo di scappare, di mantenere vive le proprie illusioni e speranze per un futuro migliore. Sono tecniche di protezione da un mondo che ha saputo consumare tutto, sia cose che idee. Per conservarsi, isogna saperandare avanti con l'idea consolatoria di sentirsi un' eterna promessa. Si procede in questo modo con l'idea di essere più sgamati di altri, di avere quella sorta di intuito divino che fa rientrate tutto e qualsiasi novità nell'ottica della propria consapevolezza. Il giovane blogger sa sempre già tutto. La sua intelligenza può cambiare sia corpo che mondo, senza perdere il dominio del creato definito in termini di conoscenza dove anche il mistero diventa un aspetto, una parte, una cosa che deve essere soltanto svelata. L'inconoscibile non esiste più e figuriamoci se si possano usare espressioni come mistero della fede. Siamo nel pieno di un antropocentrismo assoluto. Tutto questo rende il dialogo fittizio, perché non è mai finalizzato alla comprensione, alla volontà di voler capire, ma si prefigge soltanto lo scopo di voler convetire gli altri alle proprie ragioni. Chi possiede più informazioni vince. Ogni pensiero deve essere sottoposto al metodo scientifico e non può più nascere da motivazioni personali e profonde, da uno specifico vissuto. La volontà di scelta in base ai propri meri gusti è come se rientrasse nei metodi che solo uno stupido può utilizzare. C'è una saturazione di razionalità che alla fine porterà l'umanità alla massima frustrazione perchè urterà contro il muro dei propri limiti.

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