01 agosto 2009

QUI GATTA CI COVA


Non molto tempo fa è parsa alla cronaca la storia di quel gatto che, vivendo in una casa di riposa, era solito mettersi vicino a quelle persone che da lì a poco sarebbero morte. Sul gatto c'è sempre stato un alone di non so che di metafisico. Adorato come una divinità dagli antichi egizi, legato alla stregoneria nel medioevo, ancora oggi rientra come protagonista in molte nostre superstizioni. Ogni tanto gira qualche storia sulla scomparsa dei gatti neri. E' orribile pensare che ci siano persone così tanto crudeli e, non dimentichiamocelo, criminali. Pensano di eliminare qualcosa che presuppongano essere malvagio, quando l'unica certezza di malvagità risiede proprio nelle loro strampalate idee. Ma bisogna anche ammettere che la maggior parte di noi associa qualcosa di metafisico al proprio gatto. E' come se avessero una sorta di sesto senso. Certo, poi il tutto lo riconduciamo a ciò che è razionale. Sappiamo infatti che il gatto ha un udito strepitoso, ha delle qualità sensoriali diverse dalle nostre. E' inevitabile che riesca a percepire quel mondo che a noi appare oscuro, ma lo stesso, ovviamente, vale anche viceversa. Quando c'è un terremoto ad esempio gli animali lo percepiscono prima di noi forse perchè sono più attenti a certe vibrazioni del suolo. Una cosa che si racconta è appunto che i gatti tendono a mettersi vicino alle persone che stanno male. Un noto psicanalista ha constatato che il suo gatto gli stava vicino proprio quando era febbricitante. Ha voluto continuare a pensare che fosse una vicinanza affettiva anche quando il suo veterinario gli ha detto che il gatto stava semplicemente dove c'era più caldo. D'altronde essendo un bel pensiero tutti noi ce lo terremmo stretti. Probabilmente studi seri su questo tipo di fenomeno non sono mai stati fatti. Potrebbe anche essere che non esista affatto. A volte certi fenomeni sono soltanto il frutto di statistiche fatte in base alle nostre fallaci sensazioni. Potrebbe essere che notiamo un fatto quando è legato a qualcosa di particolare, ma che in realtà avviene frequentemente per ben altri motivi. I gatti potrebbero voler stare semplicemente nel posto più tranquillo e a letto con la febbre non ci si muove. Oppure, come fa la mia gatta, sta con chi si alza per ultimo, magari anche nella stanza più calda invece di cercare il fresco in estate. Forse vuole cogliere l'ultima occasione per ottenere qualcosa da chi non ha ancora fatto colazione.

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