
Già la parola decalogo mi richiama qualcosa che mi fa paura. Mi schematizza la vita, me la limita dentro degli opposti. Avrò anche i miei pregiudizi scaturiti dai dubbi che muove il decalogo per eccellenza, scritto su ispirazione divina. Fatto sta che mi è difficile coglierne gli aspetti positivi. Se poi mi capita di leggere il degalogo dei pediatri per un utilizzo attento del computer, allora vedo solo giovani che si suicidano. Non si può consigliare ai genitori di guardare dal buco della serratura i propri figli. L'educazione è qualcosa di più alto, non è un sistema di polizia, fatto di no, di divieti, di telecamere nascoste. Un ragazzo che cresce in un ambito famigliare sano, sa benissimo dare senso alla propria vita, distinguere il bene dal male e gestire la propria curiosità.I genitori che devono continuamente fare osservazioni ai figli devono chiedersi se non hanno sbagliato qualcosa.
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