
L'entusiasmo per la vittoria di Barak Obama è pieno di sacrosante giustificazioni simboliche. I suoi discorsi, durante questa lunghissima campagna elettorale, sono stati apprezzabilissimi e senz'altro hanno riportato in auge tematiche affossate dalla regressione culturale di questi anni. Barak Obama si è dimostrato un ottimo speaker man. Ma adesso lo attendono scelte difficili perchè avrà a che fare con la cosidetta politica reale. Se si dimostrerà essere uno dei tanti arrivisti, asseconderà il populismo di turno come fanno gran parte dei politici al potere. Se invece darà concretezza alle sue parole, allora il mondo riprenderà ad andare avanti. Io attendo in particolare la riforma della sanità negli stati uniti e un approccio pacifista con il resto del mondo. E' presentato da tutti come se fosse l'acqua santa, venuta a benedire e purificare un paese che sembrava in mano alle forze demoniache. Improvvisamente nell'america tanto criticata dei poteri forti delle multinazionali, del petrolio e delle armi, ha avuto il sopravvento il voto popolare. Ha prevalso la democrazia. I complotti sembrano appartenere al passato. Ma forse è meglio pensare che è proprio perchè c'è la democrazia che uno come Bush può diventare presidente della nazione più potente del mondo.
Nessun commento:
Posta un commento