
Probabilmente quando i Coldplay hanno scritto il loro nuovo album pensavano di essere in paradiso. Ascoltandolo si sentono voci celestiali. D'altronde chiunque si sentirebbe al settimo cielo se facesse parte di quello che è attualmente il gruppo musicale più importante della Gran Bretagna. E' la terra de "The Beatles". Questo fatto implica che porsi al vertice determina inevitabilmente la presa in carico di una eredità storica. Come il gruppo di John Lennon e Paul McCarteny anche i Coldplay sentono sulle spalle il peso di essere un gruppo la cui musica caratterizza un epoca. Essere al vertice vuol dire anche essere soli. Il primo posto è per definizione qualcosa che non si condivide con gli altri, relegati agli altri gradini della piramide. Su una rivista specializzata di musica nella prima pagina dedicata ai Coldplay ci si chiedeva perchè stanno antipatici a tutti. Non è il gruppo da scalzare nelle vendite, cosa che non è mai troppo difficile da fare dato il repentino cambiamento dei gusti musicali, ma dal palcoscenico della storia. I Coldplay si sentono in paradiso, con il proprio leader che si fidanza con il premio oscar Gwineth Paltrov. Le immagini che vengono proposte del gruppo rappresentano il più delle volte quattro ragazzi spensierati, con l'aria di chi può permettersi tutto perchè sa di essere paraculato dal proprio successo. Un' ironia che rende il loro rock ancora accattivante, facendoli sembrare dei diavoletti che suonano dall'alto dei cieli. Possono dire "Viva la vida" perchè al giorno d'oggi il peso dei propri pensieri è inversamente proporzionale alla quantità dei soldi che si possiedono. Un amaro dato di fatto è che è difficile essere spensierati con le tasche vuote.
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