13 agosto 2008

LA REALTA' DI OGNI INDIVIDUO


Si può affermare che tutti i principi sulla quale l'uomo ha basato la sua vita sono stati tutti messi in discussione. Alcuni sono letteralmente caduti pur avendo padri estimatori del calibro di Aristotele. Un caso certamente da non rimpiangere visto che si parla di schiavitù. Ma altri principi venendo meno sono stati motivo di profonda crisi. I movimenti irrazionali come l'occultismo affermatosi sul finire del 1800, sono il sintomo di una società che ha perso l'ago della bussola, così fermo soltanto un secolo prima in cui l'illuminismo sembra aver indicato la strada maestra che l'uomo avrebbe dovuto seguire per poter saper tutto del mondo. La scienza arriva a smentire di continuo se stessa, ad aprire sempre più porte verso il mistero di fronte alla quale gli strumenti del suo metodo mostrano tutti i loro limiti. Ma è proprio in questa umile presa di coscienza che la scienza si ritrova al giono d'oggi ad essere uno dei pochi sistemi, se non l'unico, che riesce ad andare avanti. Il diritto si ritrova continuamente a rimpallarsi le stesse questioni. La filosofia aspetta che ogni suo pensiero venga smontato per poter dire qualcosa di nuovo. La religione rimane con ben poca credibilità. La psicologia accetta tutto e il contrario di tutto. Soltanto il sentirsi individui, la percezione di se stessi, diventa un punto fermo, costante con la quale percepire, creare, inventare oppure subire una realtà il cui senso, per non dire la sua esistenza, sfugge ad ogni tipo di ragionamento.

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