
La Cina sta orbitando intorno alla luna. I giornali cinesi ne parlano con entusiasmo come lo facevano quelli europei ed americani durante la corsa spaziale degli anni sessanta. Siamo probabilmente anche noi in attesa di un evento che ci ridia entusiasmo. Da troppo tempo non siamo più in grado di stupirci. Vediamo il susseguirsi degli eventi come qualcosa di scontato. L'esperienza storica ormai ci ha insegnato che non c'è disgrazia dalla quale non ci si possa risollevare. Siamo una società che nel bene e nel male riesce a rimanere sempre in piedi senza mai poter fare tabula rasa di se stessa al fine di azzerare i propri problemi. Il nostro è un periodo storico di profonda continuità, quasi di monotonia. Si cercano le cause della disillusione delle nostre illusioni in qualcosa di esterno, di non ben definito come il terrorismo. Esso viene usato sempre più come scusa per spiegare il motivo per cui non stiamo andando oltre quello che potevamo. E ci costruiamo anche le nostre colpe, probabilmente dandoci anche troppo potere, nel sostenere che siamo artefici di un cambiamento climatico senza precedenti. E' finita la belle epoque piena di vita e spensieratezza con cui si guardava il sorgere del novecento. Il nuovo millennio è nato sotto l'insegna del controllo. Non c'è più quell'orgoglio che univa tutta la società occidentale nel seguire i primi passi di Amstrong sulla luna. Oggi la tecnologia sembra essere finalizzata soltanto al consumismo. Non a caso l'evoluzione di un prodotto ci è fornita con il conta gocce. I progressi della medicina hanno perso la loro immediatezza agli occhi della gente. Le malattie si sono trasformate in inesorabili consumatrici di uomini come le patologia neuro degenerative e l'AIDS. Abbiamo capito ad esempio qua in Italia che è una vittoria sportiva rappresenta soltanto un motivo di entusiasmo aleatorio. Non di certo uno stimolo ad una serie di sostanziali effetti a catena. Oggi non basterebbe neppure unire tutto il calore umano nella speranza che la vita di un bambino non rimanga giù in fondo ad un pozzo, per ritrovare quell'umile entusiasmo che ci manca. Insomma quell'evento, quell'accelerazione che tutti sentiamo di volere, più passa il tempo e più ci appare essere una fantasia dei nostri capricci.
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