12 dicembre 2007

COLPO DI STATO


Per questioni di vita o di morte le leggi posso anche essere disattese. Invece oggi si tende a farlo soltanto per moda. Un esempio è dato dal diffusissimo non rispetto del codice della strada. Caso dove tra l'altro rientrebbero, secondo me, benissimo questioni di vita o di morte che dovrebbero indurre al rispetto più assoluto delle regole. Bisogna andare contro il rispetto delle leggi quando esse sono in antitesi con la dignità umana. Per molte questioni esistono delle forme di protesta, tra cui lo sciopero. Scioperare è un'azione consentita entro certi limiti. Nel passato è servito per ottenere dei diritti sacro santi comportando un vero e proprio martirio. C'è chi ha versato il proprio sangue per darci a noi un futuro. Ci sono situazioni in cui lo sciopero assume ancora un significato profondo come quando viene fatto da lavoratori, magari padri di famiglia, che potrebbero rimanere da un giorno all'altro senza lavoro. In molti casi scioperare è diventato una forma di protesta routinaria. Lo sciopero fatto dai camionisti in questi giorni è stato semplicemente un colpo di stato. E' stato usato un potere con forza per mettere a disagio un paese. Purtroppo molti non si rendono più conto di essere in democrazia. Le decisioni in un paese come l'Italia vanno prese attraverso l'azione responsabile di un parlamento eletto democraticamente che ha l'accortezza di ascoltare le forme di protesta e di malessere che arrivano dalla gente. Non va imposto ai nostri rappresentanti di governo, cioè a noi, di fare scelte con la pistola puntata alle tempie. Alla prossima tornata elettorale sarà la conta delle schede scese dall'urna a dire se un governo è stato cieco, sordo e muto. Sempre se questa sia ancora una democrazia.

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