07 settembre 2007

NO AL V-DAY


Ricopio i miei pensieri che ho esposto in merito al vaffanculo day dell'8 settembre sul forum del meet up di B.Grillo di Monza.
...Se si inizia con le stronzate (parola usata per adeguarmi al linguaggio) vuol dire che siamo proprio alla frutta. Ci potrei mettere anche tutta l'ironia del caso, ma non ce la farei comunque: Io al Vaffanculo Day non partecipo...
...Per carità, di motivi per lamentarsi ce ne sono sempre in abbondanza. Tuttavia io ritengo che il paragone storico fatto con una certa epoca sia del tutto esagerato. Dire che dal '43 a oggi non è cambiato niente può essere addirittura qualcosa di offensivo per chi ha permesso tutte le conquiste sociali e democratiche nel nostro paese. Il termine stronzate lascia ovviamente un pò il tempo che trova ed è usato soltanto per fare l'eco ad un linguaggio poco serio, pur simpatico che sia. A me sembra che si voglia lanciare il solito messaggio qualunquista, di facile presa su un popolo che è maestro nel fare critiche a tutto e tutti. Ma attenzione, perchè certi toni aumentano il distacco con l'abbondante parte moderata del nostro paese. Sull'intento specifico di informare la gente che in parlamento ci sono dei pregiudicati, sono decisamente d'accordo e spero che il messaggio sia efficace affinchè alle prossime elezioni la situazione possa migliorare. Legge elettorale permettendo...
...Mi lascio andare in un commento altamente impopolare. Io sono contrario che "nessun cittadino italiano può candidarsi in parlamento se condannato in via definitiva, o in primo e secondo grado in attesa di giudizio finale". L'elettorato e soltanto esso deve decidere chi poter mandare in parlamento attraverso il proprio voto. L'azione giudiziaria non può determinare impedimenti così netti, altrimenti si potrebbe correre il rischio di un conflitto voluto tra i vari poteri dello stato. Che la gente la smetta semplicemente di votare i delinquenti...
...Fortunatamente la nostra democrazia non è ancora del tutto immunodepressa. Ma sono d'accordo sul fatto che per stimolare il sistema immunitario, per attivare gli anticorpi, sia necessario informare. Meglio ancora sarebbe contribuire a formare una coscienza collettiva che non faccesse, come succede adesso, porre davanti gli interessi personali alle questioni morali. Sono convinto che la maggior parte della gente sia la prima a pensare che i politici siano in gran parte in mala fede. E' percepito da tutti che l'onda lunga dei benefici dell'inchiesta di "mani pulite" non c'è neppure mai stata. Nonostante questo una parte del paese ha fatto quadrato intorno ad un leader i cui rapporti con la giustizia sono noti a tutti. Ma era visto come l'uomo della provvidenza, l'invincibile principe machiavellico. La discesa in campo, quella vera, dei movimenti, ha contribuito indiscutibilmente ad aprire le coscienze degli elettori sul pericolo di una possibile riconferma di Silvio Berlusconi come presidente del consiglio. Questa è la conferma di quanto sia positivo far sentire la propria voce di cittadino nelle piazze italiane. Ma secondo me è fondamentale credere ancora negli strumenti che ci offre la democrazia, alla faccia dei poteri forti, per conseguire dei cambiamenti reali. Le manifestazioni dunque mi vanno anche bene, ma non nei termini con la quale si propone essere quella dell'8 settembre. Ribadisco, raccogliendo insieme, le mie motivazioni sul perchè io non parteciperò al V-Day. La prima che sembra essere la più futile, ma che io considero altrettanto importante, è la questione del linguaggio. Trovo assolutamente diseducativo fare uso di parolacce, la serietà, se le questioni si considerano importanti ,non deve mai mancare. Ho poi sottolineato il fatto che sia sbagliato premettere che dal 1943 a oggi non sia cambiato niente, anzi è qualcosa che offende l'onore delle persone che hanno dato la vita per le nostre libertà. Infine ho chiarito e argomentato come il no ai parlamentari condannati non deve essere una possibile causa di conflitto, influenze ed interferenze tra i vari poteri dello stato...

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